Biancamaria Frabotta vincitrice Premio alla Carriera
Maurizio Noris vincitore Sezione Dialetto con Resistènse
Vanni Bianconi con Sono due le parole che rimano in ore (Casagrande), Daria De Pellegrini con Spigoli vivi (Interno Poesia) e Gian Mario Villalta con Telepatia (LietoColle-Pordenonelegge)
finalisti nella sezione Italiano. Premiazione della giuria popolare il 20 ottobre 2018 a Legnano.
Vincitrice Finale: Daria De Pellegrini
Si è svolta il 20 ottobre 2018 nella prestigiosa sede del Teatro Tirinnanzi a Legnano la cerimonia di premiazione del 36° Premio di Poesia “Giuseppe Tirinnanzi-Città di Legnano”, dedicato alla memoria di Talisio Tirinnanzi e donato ai legnanesi dalla famiglia che, insieme al Comune di Legnano e alla Famiglia Legnanese, promuove il Premio.
La Giuria Tecnica del Premio di Poesia “Città di Legnano – Giuseppe Tirinnanzi” (Franco Buffoni, presidente, Uberto Motta, Fabio Pusterla) ha annunciato in giugno i nomi dei Vincitori e dei Finalisti per ciascuna delle 3 sezioni in cui si articola il premio. A fronte di una partecipazione di 10 opere per la sezione Poesia in Dialetto dei area lombarda e di ben 182 per la sezione Poesia italiana, dopo lunghe consultazioni e votazioni, è stato decretato vincitore per la sezione Poesia in Dialetto Maurizio Noris (Albrino BG 1958) col volume Resistènse (Interlinea).
Per la sezione Poesia italiana sono stati scelti come finalisti, secondo regolamento, Vanni Bianconi (Locarno 1977) con Sono due le parole che rimano in ore (Casagrande), Daria De Pellegrini (Falcade BN 1954) con Spigoli vivi (Interno Poesia) e Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano PN 1959) con Telepatia (LietoColle-Pordenonelegge). I 3 finalisti dovranno sfidarsi di fronte alla Giuria Popolare nel corso della manifestazione. La giuria popolare, composta da un folto pubblico di cittadini e dagli studenti del Liceo Galilei e dell’Istituto Tirinnanzi, ha decretato vincitrice l’opera Spigoli vivi di Daria De Pellegrini (Interno Poesia). Il voto è stato certificato dal notaio Davide Carugati.
Il Premio alla Carriera è stato conferito a Biancamaria Frabotta (Roma 1946) per la sua ormai quasi cinquantennale attività di poesia, recentemente riunita nel volume Tutte le poesie. 1971-2017 edito da Mondadori. Oltre che di importanti volumi di versi Frabotta è inoltre autrice di importanti saggi critici, in particolare su Caproni, di opere narrative e di traduzioni, oltre che di contributi e interventi legati alla sua intensa attività nella difesa dei diritti civili e politici. Sul palco, durante la lettura delle sue poesie, Frabotta ha ricordato due maestri come Primo Levi e Paul Celan e rivolgendosi al pubblico ha suggerito con grande entusiasmo: «La poesia è un’anima parlante, che parla in primo luogo a chi scrive».